
Prima foto: priorità performance 🏃♀️
Seconda foto: priorità estetica 👙
Terza foto: priorità salute 🧘♀️🏋♀️
Da qualsiasi punto di vista tu voglia vedere la vita, tutto è una questione di priorità. TU, SEI UNA QUESTIONE DI PRIORITÀ 🎯
Posso parlare da personal, da allenatore, da atleta, da amica, da figlia, ma le mie parole rimarranno sempre aria, fino a quando non scaverai veramente dentro di te e troverai quella chiave che ti permetterà di trovare la TUA motivazione.
L’attivazione fisica e lo sport, a volte sono come una maschera per nascondere insicurezze, paure, insoddisfazione, depressione… dietro allo sport, spesso si nascondono problemi alimentari, di abusi, di autostima, di manie di perfezionismo o di arrivismo, e questa è la faccia “sporca” dello sport 🎭
Poi c’è invece l’altra faccia, quella che splende ☀️
Quella fatta di coraggio, di accettazione, di comprensione, di miglioramento dell’individuo, quella dove lo sport ti insegna a non essere solo un corpo, ma una macchina perfetta che grazie all’intelligenza e all’uso appropriato del cibo e del movimento può rinascere e fiorire ogni giorno 🌱
La mia, è una storia come tante 🐚
Io ho iniziato a correre a 18 anni, per riscattarmi; per dimostrare a qualcuno che amavo più di me là fuori, che anche io valevo qualcosa, che potevo correre forte e vincere 🏆
Ho iniziato a correre per rincorrere un affetto per me molto importante, e più mi spingeva oltre i miei limiti, più andavo incontro ad una situazione rischiosa per la mia salute, più questa persona, non mi gratificava; o forse lo faceva in un modo che io non comprendevo. Potevo svegliarmi ogni giorno alle 5 di mattina, potevo arrivare prima e coi piedi sanguinanti ma non sentivo dirmi altro che :”ma chi te lo fà fare?!” e quella persona, non l’ho mai vista al traguardo di una mia gara, nonostante i sette anni di gare ogni domenica.
Quella persona era mio padre 🫂
Che ho amato più di me stessa, e solo dopo la sua morte, ho capito quanto fosse importante per me e quanto io per lui, nonostante la sua incapacita di dimostrarmelo.
A 30 anni invece, ho avuto bisogno di dimostrare a un altro grande amore che ero bella, bellissima, anzi perfetta. È così mi sono rifugiata in uno sport iper perfezionista e rigidissimo che mi ha causato un altro pessimo rapporto con me stessa.
Il mio “io fisico” ha vinto molti premi, ma non sono mai serviti a fare tornare da me questi grandi amori 🖤
Poi, dopo tre anni di amenorrea e continui problemi di salute, grazie alla psicoterapia e all’autoanalisi, mi sono guardata allo specchio e ho detto: BASTA! IO NON SONO SOLO UN CORPO!
Da quel momento ho totalmente cambiato approccio allo sport. Mi sono creata il mio mondo, il mio studio e la mia filosofia.
Lo sport è diventato per me, l’arte per migliorarmi, per valorizzarmi e per darmi spazio.
Ogni volta che affronto un allenamento, lo faccio pensando che lo sto facendo per me, per crescere, con la testa e con i muscoli.
Ogni volta che mi muovo, lo faccio con coscienza e con la voglia di migliorare, anche senza avere un obiettivo agonistico. LO FACCIO PER STARE BENE ☀️
Lo faccio per avere un corpo efficiente e spero, una vecchiaia dignitosa. Lo faccio per mantenere la lucidità mentale, la coordinazione, la mobilità, la grinta nella vita, un buon sistema metabolico e immunitario 🫀🫁🦴
Lo faccio per NON essere schiava della bilancia, della taglia, del centimetro e dello stereotipo, per il quale non sarò mai abbastanza magra, abbastanza alta, abbastanza formosa, abbastanza mora, abbastanza bionda.
NON SARÒ MAI ABBASTANZA IO.
E NON SARETE MAI ABBASTANZA VOI, ABBASTANZA IMPORTANTI, finché cercherete una motivazione al di fuori di voi ❤️🔥
