
Questa è la storia di una donna rimasta intrappolata dentro alle emozioni di una bambina…
Questa è la storia di una bambina “costretta” a crescere troppo in fretta…
Questa è la storia di una ragazza persa, confusa, rabbiosa e ansiosa che per anni ha cercato risposte fuori di sè.
Questa è la mia storia: CIAO, IO SONO UN PESCE ROSSO CHE SI CREDE UNO SQUALO (che per sua natura non può fermarsi altrimenti le sue branchie smettono di svolgere la loro funzione portandolo alla morte).
IO SONO UN PESCE ROSSO CHE PER LA “PAURA DI MORIRE” SE SI FERMA, HA NUOTATO COME UN FORSENNATO PER SCONFINATI MARI… FINCHÉ HA CAPITO CHE FERMARSI È L’UNICO MODO PER CAPIRE CHI È 🐠🦈
Questi sono gli occhi di una donnabambina che ha smesso di cercare risposte e sta imparando l’accettazione dei propri sentimenti passati e presenti…
Questa è la storia della mia psicoterapia 💆
Se partiamo dal presupposto che mente e corpo sono un tutt’uno, come già professavano i greci “mens sana in corpore sano” non possiamo più credere di poter stare bene nel nostro corpo e nel nostro cuore, senza prima, stare bene nella nostra mente.
La psicoterapia non è una cura. Chi si rivolge al supporto psicologico non è malato e non deve “risolvere” niente. Chi si affida alla psicoanalisi sono tutte quelle persone che vogliono imparare a CONOSCERSI, a BASTARSI, ad amarsi, ad accettarsi❤️
Io ho iniziato il mio percorso di psicoterapia a 27-28 anni, quando, totalmente incapace di gestire le mie emozioni, mi lasciavo gestire da loro; col risultato di essere una mina vagante, una pallina del flipper impazzita che andava a sbattere da tutte le parti e prendeva a pugni il muro 👊
Ho avuto la fortuna di essere affiancata dalla mia dottoressa della sport (psicoterapeuta cognitivo-comportamentale) che all’epoca monitorava il mio andamento agonistico di ultraendurance. Per 2 anni, assieme a lei abbiamo cercare ti spostare quel macigno di tristezza dal mio cuore per scoprire cosa si celava lì sotto.
Dalle prime sedute, dove le consumavo intere scatole di kleenex per asciugarmi le lacrime e soffiarmi il naso, siamo giunte alla fine di un percorso che aveva allontanato la rabbia e mi aveva portata a concentrarmi su di me.
Da lì, sono trascorsi parecchi anni, dove ho vissuto intensamente tutte le emozioni che arrivavano, le incassavo ma non le ascoltavo. Perché sai qual’è la paura più grande di tutti noi mortali? Trovarci davanti a noi stessi. Tutte le nostre difficoltà non derivano dagli altri o dal mondo esterno, ma arrivano da noi e dai nostri giudizi.
Nonostante io sia una persona autonoma, estremamente solitaria, mi sono ritrovata ad avere paura di rimanere con me stessa. Non perché vada in cerca di compagnia, anzi; mi sono però resa conto che facevo di tutto per non rimanere lì ad ascoltare le mie emozioni, brutte e belle. Ho capito che non permettevo a nessuno di avvicinarsi più di tanto al mio cuore, essendo diventata una “contro-dipendente affettiva“. Ho capito che la mia mania di controllo e la mia sensibilità andavano capite, rassicurate, accettate.
Dopo avere letto decine e decine di libri di crescita personale, psicologia introspettiva, sull’uso delle parole, sulla filosofia e di mindfullness, da 4 mesi ho ripreso il mio percorso di analisi, con uno psicologo nuovo. E anche qui, dopo aver tanto pianto nelle prime sedute, e nonostante alterni giornate di super UP a giornate di DOWN totale, grazie a MATTEO, alle mie letture e ai miei esercizi di mindfullness ho capito che IO SONO IL SENSO DELLA MIA VITA. Ho acquisito una consapevolezza che non cerca senso o risposte, attende, ascolta e accoglie.
Ho ripreso a scrivere, cosa che avevo abbandonato da anni, ho iniziato a concentrarmi su di me, cerco di non scappare e provo ad ascoltarmi senza giudicarmi.
LA CONOSCENZA DI ME STESSA è il mio unico obiettivo per stare bene con me e con gli altri. Non mi predico una persona risolta perché non ho nulla da risolvere. TUTTI NOI ABBIAMO SOLO BISOGNO DI CONOSCERCI E COLTIVARCI.
Io ho sempre cercato la metà della mia mela, ma sai cosa ho capito? che IO SONO UNA MELA INTERA, {oltre che un pesce rosso che non muore se si ferma}. Questa immagine disneyana che ci hanno inculcato, non è vera. Nessuno di noi ha bisogno di qualcuno o di qualcosa stare bene. L’unica cosa di cui abbiamo bisogno è di allontanarci dal rumore quotidiano esterno per scoprire quanto siamo grandi e magnifici💥
Conosci la differenza tra bisogno e desiderio? Con il primo, ti accontenti perché non puoi scegliere (rapporti, lavoro, qualità della vita), mentre col desiderio TU DECIDI COSA FARE DI TE E DELLA TUA ESISTENZA.
Nel 2022 non si può sentire che c’è ancora chi crede che andare dallo psicologo sia per i matti. Non può esistere ancora un’ignoranza tale per cui se fai psicoterapia sei un povero disperato.
Sai chi sono i veri disperati? Quelli che vanno avanti da una vita col pilota automatico inserito e non si soffermano ad ascoltarsi, si accontentano, perché per vivere serve coraggio, mentre sopravvivere è molto più semplice.
