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PERSONALIZZAZIONE 🔑

Palate di esercizi strambi, impossibili, impraticabili anche per il più coordinato degli atleti, proposti a chi, per le prime volte sta approcciando al mondo del fitness.

Il marketing, per vendere un prodotto unico, propone una miriade di “protocolli” diversi e difficili, nuovi e sempre più nuovi, così tu, non riuscendo nemmeno ad associare i nomi corretti, ti scoraggi alla terza volta che ti ritrovi con la scheda tra le mani e affermi che “la palestra non fà per te”

Ma ti dico io qual’è la verità: sono l’ignoranza e la non curanza, ciò che non fanno per te.

Ormai tutti ti propongo “programmi personalizzati”, ma cosa vuol dire personalizzato? O cosa dovrebbe fare un trainer o un coach per proporti una scheda personalizzata?

Innanzitutto dovrebbe:

🔍 guardarti, eseguire un esame posturale per rilevare quali disequilibri o limiti propone il tuo corpo

📝 farti fare dei piccoli test per capire se sei in grado di eseguire gli esercizi che ti propone

🤸 insegnarti a muovere il tuo corpo in relazione allo spazio e solo in seguito sotto carico

🦶 darti una buona conoscenza propriocettiva

🏋️ insegnarti pochi esercizi e insistere a farteli far far bene

Questo vuol dire che ci sono delle basi uguali per tutti, che vanno adattate alle caratteristiche fisiche individuali di ognuno.

Esercizi di “semplice comprensione” ma complessi nel loro insieme, e che sono quelli che realmente ti aiuteranno a migliorare:

Coordinazione

✓ Mobilità

Stabilità

Propriocezione

Forza

Agilità

Concentrazione

Estetica

Moltissimi clienti che si rivolgono a me, sono già stati seguiti in passato da altri trainer, e arrivano da me con mezzi squat senza senso, push up fatti di pancia, stacchi mischiati a rematori, senza sapermi dire perchè gli sono stati proposti! Però! Gli hanno fatto usare le pedane destabilizzanti!!!!

Tutto ciò non ha senso. Prima imparo BENE a stare su 2 piedi e poi posso pensare di diversificare gli esercizi con stimoli diversi F

Faccio 1 esempio pratico: LO SQUAT

Come si fà squat DEVE essere uguale per tutti, nel senso che devo sapere sganciare il bilanciere, devo sapermi posizionare al centro del piede, devo preservare le normali curve della schiena e devo sapere che quello squat deve avere una linea di partenza e una di arrivo.

Quello che può cambiare è la stance dei piedi, larghi o stretti in base a mobilità e leve, la presa sul bilanciere che può essere a pollice fuori o dentro, l’altezza del bilanciere sulla schiena, high o low e la profondità che è dettate dalle esigenze individuali:

Powerlifting: angolo dell’anca sotto quello del ginocchio

Weightlifting: molto più profondo

Bodybuilding: dipende dal contesto

Fitness medio: ALMENO a parallelo

È inutile inventarsi squat con kettlebell sopra la testa, su un piede solo e con una mela in bocca.

Facciamo poche cose ma facciamole fatte bene e miglioriamole di volta in volta utilizzando varianti degli stessi esercizi.

Se fino ad ora non sei migliorato, è perché nessuno ti ha spiegato cosa e come farlo!

PERSONALIZZIAMO SÌ, ma SENZA INVENTARCI NULLA, perché si sa che le cose che funzionano sono sempre quelle che si fanno da più tempo e rimangono immutate col passare del tempo e delle mode!

Avatar di Pamela Piccinali

Di Pamela Piccinali

Personal Fitness Trainer - Sport Mental Coach - Athlete

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